Molti sono convinti che le capacitá di un’artista nascano soprattutto da una
innata capacitá di osservare e di cogliere i particolari; particolari che
nell’opera vengono poi espressi attraverso una tecnica artistica specifica ma
che esprimono unicitá proprio perchè rappresentano il modo assolutamente
personale di cogliere e rappresentare il soggetto dell’opera.
E’ per questo motivo che molti grandi artisti riescono persino a farsi
riconoscere non solo per la capacitá di creare emozioni con le loro opere, ma
anche attraverso il genere, il tratto, o la gamma di colori dominante.
Pasquale Intonti ha sperimentato molte tecniche artistiche e stili di disegno,
affezionandosi col tempo alla pittura ad olio, che meglio di tutte riesce a
esprimere la luminositá dei colori utilizzati garantendo una lunghissima durata
dell’opera.
Gli strumenti utilizzati variano dal pennello alla spatola, aggiungendo in
alcuni rari casi anche altri strumenti di pittura meno convenzionali.
La gamma cromatica è spesso strettamente legata al soggetto dipinto. Le
panoramiche rupestri mantengono una forte dominante di verde, giallo e azzurro,
sottolineando la luminositá dei paesaggi pugliesi con cieli limpidi e macchia
mediterranea.
I trulli, tipiche costruzioni della Valle d’Itria, sono spesso rappresentati
accentuando il contrasto grigio e bianco delle pietre che compongono i
caratteristici coni, mentre gli scorci dei vicoli di paese presentano una
dominante bianca e azzurra, nella quale luci e ombre si inseguono sui muri
immacolati.
Le diverse tonalitá di azzurro e blu si intersecano al meglio nei soggetti che
rappresentano panorami marini, nei quali l’artista spesso aggiunge altri
elementi per attenuare la profonditá della prospettiva; emergono cosí, talvolta,
le barche e la figura dell’uomo al lavoro sul mare, mentre si prepara per la
pesca quotidiana.